Toscana, alle origini dell'identità italiana
È grazie alla potenza della Repubblica Marinara di Pisa che la Toscana, nel Medioevo, si arricchisce di castelli, torri e borghi spettacolari fortificati a difesa del territorio, come Monteriggioni, Volterra, San Gimignano (patrimonio UNESCO cinto da mura duecentesche). Poi è stata la volta di Firenze, con i Medici come prestigiosi mecenati, a stringere tra le mani l’egemonia culturale, tessendo il filo dorato del Rinascimento. Lorenzo il Magnifico trasforma la città in un crogiolo di genio e bellezza che splende per tre secoli, fino a diventare capitale del Regno d’Italia, nel 1870. Ma la Toscana non è solo storia e potere, bensì un arazzo di meraviglie intrecciato dalla natura stessa. I poggi della Val d’Orcia, ai piedi del monte Amiata, sono un dipinto tra i più fotografati al mondo, dove sorgono gemme di pietra che ricamano il territorio, raccontando di eroi, papi e poeti: Pienza, Castiglione e San Quirico d’Orcia, Montalcino, dove oltre a degustare il Brunello (opera d’arte enologica omaggiata in tutto il mondo), si ammirano le abbazie di San Galgano e di Sant’Antimo, gioielli dell’architettura romanica.
E ancora: la maestosità della Maremma (“Miscuglio di antica civiltà e vita selvaggia”), le cave di Carrara, da cui si estrae il marmo più pregiato al mondo; le valli superbe e incantate della Garfagnana; le coste esclusive della Versilia, meta di artisti e intellettuali. E poi nel cuore della regione, tra le province di Firenze, Siena e Arezzo, ecco il Chianti, un mare verde punteggiato da villaggi e vigneti, una sinfonia di colori e sapori (del vino in primis, ma anche del tartufo, del pecorino, dell’olio, dei salumi) che risuona nei ricordi di ogni viaggiatore. Poi ecco il Viale dei Cipressi di Bolgheri, una strada che si snoda come le strofe di una poesia tra 2540 cipressi secolari, icona della bellezza made in Italy anche grazie al suo vino: il Sassicaia, tra i più premiati in tutto il mondo. Ma la Toscana svela i propri tesori anche sulla costa: il promontorio dell’Argentario – dove i fondali sono cristallini e i sentieri nascosti dalla macchia mediterranea – e l’Arcipelago Toscano, con le sue sette isole incastonate nel mare (Elba, Pianosa, Giglio, Capraia, Montecristo, Giannutri, Gorgona), emerse quando dalla collana di Venere caddero sette perle…
Le città della Toscana: inno alla bellezza italiana
Specchio di un territorio così prospero, le città toscane sono un inno all’Italian Style. Firenze, capoluogo della Regione, è città intrisa di cultura e fascino. Le strade, i musei, le piccole e rinomate botteghe artigiane, le chiese, le piazze e i palazzi trasudano storia e fanno da quinta a uno dei centri storici più iconici al mondo, punto di riferimento per l’arte e la moda. Firenze regala architetture spettacolari, come la Cattedrale di Santa Maria del Fiore, il Duomo cittadino, con l’imponente cupola progettata da Brunelleschi e il Campanile di Giotto, simboli del genio Rinascimentale. E ancora: Ponte Vecchio, che dal 1600 ospita botteghe e laboratori orafi; Palazzo Pitti, i Giardini di Boboli, gli Uffizi, con le loro inestimabili opere d’arte, dove la meraviglia viene solleticata dalle opere di Botticelli, Michelangelo e Leonardo da Vinci; l’inestimabile bellezza del David di Michelangelo, alla Galleria dell’Accademia. Lungo le strade tortuose che attraversano colli e vigneti, si raggiunge Siena. Qui vi sarà facile perdervi fra i vicoli di pietra e raggiungere la magnifica Piazza del Campo, teatro del celebre Palio, competizione equestre di origine medievale, fra le 17 contrade della città, che si corre due volte l’anno: il 2 luglio e il 16 agosto. Proseguendo il percorso, ecco altri gioielli della Toscana, come Pisa: in questa città a due passi dal Mar Tirreno, vi aspetta la Piazza dei Miracoli su cui sorgono la famosissima Torre pendente, il Camposanto, il Battistero e il Duomo. Mezz’ora di macchina ed entrate in un’altra gemma d’arte e storia, Lucca che, protetta dalle sue mura cinquecentesche, custodisce un vero e proprio patrimonio artistico e architettonico (compresa la casa natale di Puccini).
Toscana: bucolica e generosa anche a tavola
E dopo tanto passeggiare – come dentro una cartolina bucolica – tra colline verdi, campi di grano, vitigni che pettinano i colli e uliveti che si stagliano nel cielo aranciato del tramonto, è naturale sentire il richiamo dell’appetito. E allora, seduti al tavolo di un vinaio, di una cantina o di un’osteria, partiamo alla scoperta della tipica cucina toscana, dove per la merenda non può mancare il Prosciutto Crudo DOP, il pregiatissimo Lardo di Colonnata IGP, la Finocchiona IGP (la regina degli insaccati, aromatizzata con fiori o semi di finocchio) e il Pecorino toscano DOP, il formaggio dell’antica tradizione casearia. Per un menu più succulento, optiamo per la Bistecca alla Fiorentina (altra icona gastronomica), proveniente dalla razza chianina, magari anticipandola con un altro must del menu regionale: la pappa al pomodoro, un piatto povero, nato nelle cucine dei contadini per riutilizzare il pane raffermo e i pomodori maturi, o la ribollita (zuppa di pane e verdura, con cavolo nero, fagioli e ortaggi invernali). E infine, bagnati in un calice di vin santo, per completare i riti della cucina tradizionale: i cantucci (per gli amanti dei biscotti secchi alle mandorle) e i Ricciarelli di Siena IGP (per chi preferisce quelli morbidi di pasta di mandorle).