La quieta Lombardia dei laghi e delle valli
Per rendersi conto del notevole patrimonio artistico e della bellezza dei diversi territori della Lombardia, basta fare un tour tra i suoi laghi dove sonnecchiano cittadine paciose e sornione. Per esempio: il lago di Garda – le cui acque baciano Lombardia, Veneto e Trentino – dopo aver ispirato Dante, Goethe, Stendhal e D’Annunzio, ora è amato dai viaggiatori per il suo vivere slow, i parchi divertimento, le terme (famose quelle di Sirmione, chic già ai tempi di Catullo), e la biodiversità (le sponde trentine hanno il fascino dei fiordi norvegesi, mentre la riva lombarda ha un clima mediterraneo). Anche il lago di Como, meta preferita dei vip per le sue coste punteggiate da opulente ville, garantisce un tuffo nell’arte e nella natura direttamente da una barca o dal battello. Dopo una visita al centro di Como (la città della seta e di Alessandro Volta), con la medievale Piazza San Fedele, il Duomo tardo-gotico e la neoclassica Villa Olmo, eccovi a Bellagio a intingere lo sguardo nel verde brillante della vegetazione e nella magnificenza delle dimore che, con giardini sull’acqua, hanno saputo conquistare anche Napoleone.
A Varenna, paesino di pescatori, tranquillità e quiete si inseguono tra chiesette, botteghe e la passeggiata degli innamorati, una passerella ad archi su cui piante e fiori si tengono per mano. Il lago di Como è in realtà anche quello di Lecco: per la sua forma a lambda greca (λ) è diviso in due rami, come raccontava Alessandro Manzoni nei Promessi Sposi. Sopra Lecco ecco la Valtellina, meta per amanti del trekking e dello sci, culla culinaria del territorio grazie ai pizzoccheri (pasta con verza, patate e filante formaggio); la polenta taragna, dove il grano saraceno si mescola amabilmente al burro e allo storico formaggio bitto; la bresaola, un salume magro ma saporito. E poi, il Lago d’Iseo, un tesoro di riserve naturali e pittoreschi borghi: la romantica Lovere, la sportiva Predore e Sulzano dove relax e vela sono il binomio vincente. E adesso in barca (o battello) verso Montisola, terra magica dalla triplice natura: montagna, lago, isola. Tutto intorno, circondate da torbiere e aironi, vi aspettano nei vigneti, per un aperitivo, le accoglienti cantine della Franciacorta, marchio vinicolo noto in tutto il mondo per le bollicine.
La Lombardia col cuore in provincia
Se Milano è il cuore pulsante della Lombardia, arrivarci è un crescendo di battiti che anima le più piccole ma deliziose “città di provincia”. Cremona, capitale della musica, vi attrae come un assolo di violino. Tra le architetture medievali trovate il Museo del Violino con i pezzi unici firmati Stradivari e tutto intorno, vetrine con il tipico torrone, e le botteghe dei maestri liutai il cui “Saper fare” è Patrimonio Unesco. Arie festose di clavicembalo nell’incantevole Mantova, nata tra le curve del fiume Mincio: qui la famiglia Gonzaga la rese un centro rinascimentale di primaria importanza, abbellendola con il Palazzo Ducale che ospita la Camera degli Sposi, affrescata dal Mantegna, e Palazzo Te, dove domina la Sala dei Giganti. A Bergamo, invece, un duetto di chitarra e pianoforte, in onore alla sua doppia natura: abbracciata dalle mura veneziane, la parte Alta è una bomboniera tardo medievale di portici, viuzze, cortili e botteghe che cingono Piazza Vecchia, con il Duomo e il Palazzo della Ragione; mentre Bergamo Bassa, elegante e a misura d’uomo, mostra viali larghi e piazze su cui spiccano signorili palazzi Anni ’20 e il Teatro Donizetti, mentre Botticelli, Raffaello e Tiziano si mostrano nel neoclassico palazzo dell’Accademia Carrara.
E infine, al ritmo crescente della batteria, eccovi nel capoluogo, che sa sorprendere anche come città d’arte, grazie a monumenti iconici come il Duomo – con le sue guglie passeggiabili e la statua dorata della Madonnina, simbolo della città – e il Castello Sforzesco, voluto dagli Sforza nel Quattrocento. Sede delle più rinomate università, quartier generale di banche, giornali, assicurazioni e aziende, ha un centro storico diffuso: la Galleria Vittorio Emanuele, costruita in stile neorinascimentale, è un susseguirsi di boutique e ristoranti; il Teatro Alla Scala, uno dei più ambiti palchi d’opera al mondo; un Quadrilatero di vie che rappresenta il regno dell’alta moda; Brera il “quartiere degli artisti”, dove la Pinacoteca, i localini, i negozi d’arte e design rendono effervescente l’atmosfera culturale. Ma Milano rivela anche un percorso sulle orme del genio, artistico e ingegneristico, di Leonardo da Vinci: dal capolavoro de L’Ultima Cena, il famoso dipinto realizzato nel refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie, fin sui Navigli, dove la rinata Darsena (antico “porto”, di quando Milano era città fluviale, al pari di Manhattan) è tornata a essere uno dei ventricoli vitali, e notturni, del cuore milanese che pulsa senza orario. Milano, cosmopolita per natura, presenta anche una cucina etnica e orientale, ma la sua essenza culinaria si gioca sia nelle cucine di chef stellati sia in quella dei bistrot e delle osterie dei Navigli, con piatti della tradizione come il risotto giallo con il midollo di ossobuco, la cotoletta, la cassoeula (verze in umido con tutte le parti del maiale). Il capoluogo è poi il regno dell’aperitivo, rito di tradizione Ottocentesca, quando la fiorente produzione di distillati e liquori la resero famosa in tutto il mondo. E infine, menzione d’onore al Panettone (le origini di questo “pane del Toni”, con uvetta e canditi, pare derivino da un errore, per distrazione amorosa, del cuciniere degli Sforza) un pan dolce, morbido che deve la sua particolarità alla lenta lievitazione, milanese d’origine ma divenuto il dolce simbolo del Natale italiano.