Video Piedmont
Video Piedmont

Turin and Piedmont

Piemonte tra natura e storia

Se vi va di sentire il cuore pulsante della natura selvaggia del Piemonte, l’esperienza da fare è tra i sentieri e le vette del Parco Nazionale del Gran Paradiso, nato da una riserva reale di caccia e divenuto un santuario per la fauna e la flora, rifugio del camoscio e dello stambecco. Per trovare le radici del Po, il fiume più lungo d’Italia (652 Km), bisogna invece spostarsi a Pian del Re, nel cuneese. L’autostrada fluviale che attraversa la pianura padana raccoglie come un dono le acque di numerosi affluenti, testimoni della storia e della ricchezza agricola di questa regione. Ma non è solo la natura a rendere il Piemonte una strofa sorprendente nel cantico della meraviglia. Le sue città e i suoi borghi raccontano di antichi fasti e di casati nobiliari, di castelli e fortificazioni, di residenze e regge. Unire i punti in cui sorgono questi tesori è come ricomporre la trama e le trame della storia e del potere: la Reggia di Venaria è una delle più sontuose residenze reali europee, ispirata alla parigina Versailles; il Castello di Rivoli, roccaforte militare fin dal Medioevo, oggi è sede di un importante museo d’arte contemporanea; la Palazzina di Stupinigi è la sontuosa e raffinata dimora in cui i Savoia organizzavano feste e matrimoni. Ecco, in questi parchi e in queste stanze, potrete sentire i primi vagiti d’Italia, unita dalla determinazione dei suoi figli più noti: il Conte di Cavour e Giuseppe Garibaldi.    

Torino, tra antico e moderno

Vi va di conoscere la prima capitale d’Italia? E allora seguiteci nella raffinata e austera Torino, dove si concentra un patrimonio architettonico e culturale unico: eleganti residenze nobiliari ottocenteschi, palazzi barocchi mozzafiato, ricchi musei e monumenti dal valore inestimabile, in un mix armonioso di antico e moderno. Nel cuore della città, la Mole Antonelliana vi farà alzare lo sguardo con la fierezza tipica dei simboli. Tra i tesori che la città vi mette davanti agli occhi ci sono poi il sontuoso Palazzo Reale, dimora principale dei Savoia e centro nevralgico del potere sabaudo, e il maestoso Palazzo Madama, dove venne proclamata la nascita del Regno d’Italia. E che dire del Museo Egizio, custode di segreti millenari e di antiche meraviglie? Con oltre 40.000 reperti – è la seconda più grande collezione al mondo, dopo quella de Il Cairo – vi spingerete a toccare le radici stesse della civiltà, grazie a papiri, gioielli, manufatti e mummie. Ma Torino sa conquistare anche con i suoi storici caffè dove potete farvi coccolare da biscotti, l’immancabile bicerin (bevanda golosa a base di caffè, cioccolato e crema di latte, che da più di 250 anni allieta i pomeriggi sabaudi), gli spuntini (come il tramezzino che qui è nato) e i piccoli piatti (come quelli della merenda sinoira, l’antenata contadina dei moderni “aperitivi“) da gustare, secondo il rito, con un bicchiere di vermouth.

Lago d'Orta © Distretto Turistico Dei Laghi - Enit

Il Piemonte oltre Torino

Con DS Journeys avrete l’opportunità di sperimentare le bellezze naturali, storiche e gastronomiche del Piemonte: a cominciare dal pittoresco Lago d’Orta, incorniciato da borghi affascinanti e l’Isola di San Giulio, un’oasi di pace dove – Ssshhhhhhh! – vige la regola del silenzio (per rispettare l’atmosfera di raccoglimento che promana dal monastero benedettino), vi si approda dal suggestivo borgo di Orta San Giulio, dalle stradine strette che si dipanano dalla piazza. Ma anche il Lago Maggiore e l’arcipelago delle piccole Isole Borromee chiedono tempo e allargano il cuore, grazie all’incantevole Isola Bella e l’affascinante Isola Madre, dove la bellezza variegata ed esotica della natura si fonde armoniosamente con l’eleganza dell’architettura, regalando momenti di estasi a visitatori di tutto il mondo. Esplorando invece le leggendarie colline delle Langhe e dell’Astigiano, patria di alcuni dei vini più pregiati al mondo, eccovi tra secolari vigneti, ospitali cantine (storiche quelle di Canelli: maestose cattedrali sotterranee scavate direttamente nel tufo 500 anni fa) e paesini, dove la sosta è d’obbligo non solo per andare alla ricerca di preziosità antiquarie (a Cherasco, Bra e Saluzzo), ma anche per poter assaggiare alcune delle tipicità enogastronomiche della regione: il preziosissimo tartufo bianco d’Alba (il tesoro dei “trifolai”, i cacciatori di tartufi, accompagnati dai loro fedeli cani) e i deliziosi krumiri di Casale Monferrato (dalla tipica forma arcuata, per richiamare i baffi di re Vittorio Emanuele II). E per chiudere il cerchio, vale una visita anche Pollenzo, dove sorge una scuola molto particolare (ma inevitabile, in una regione a forte vocazione culinaria): l’Università del Gusto.

Piemonte: a tavola con principi e re

La cultura gastronomica piemontese risente molto delle influenze dei banchetti di Casa Savoia, con un tripudio di corposi antipasti (insalata russa, bagna cauda, vitello tonnato prodotto con la pregiata fassona piemontese); pasta all’uovo, come i tajarin langaroli, (conditi con tartufo o coniglio o ragù di vitello) o come i tipici agnolotti al plin (“plin” in piemontese significa pizzicotto: quello che serve a racchiudere in questi ravioli un goloso ripieno di carni e verdure stufate); delicati risotti (il riso proviene dalle rinomate risaie di Vercelli, dove intorno all’anno 1000 i monaci cistercensi ne introdussero la coltivazione), conditi con verdure fresche e formaggi locali. I vini del Piemonte, autentici primizie della cultura vitivinicola, vantano una reputazione mondiale per la loro qualità, l’elegante struttura e la raffinatezza. Il Baroloil re dei vini e il vino dei re – il Barbaresco, l’Asti Spumante e il Barbera sono solo alcune delle eccellenze vinicole che nascono da secoli di tradizione e di appassionata conoscenza da parte dei viticoltori delle specificità dei terreni locali. Infine, una camminata in Alta Langa e vi troverete circondati dalla nocciola tonda gentile. Legata a questa, anche la produzione di cioccolato è un’ennesima eccellenza della regione. I più golosi possono perdersi tra i piccoli laboratori artigianali andando in cerca di praline e cioccolatini di altissima qualità, come il famoso gianduiotto, nato dall’ingegno dei pasticceri piemontesi dell’Ottocento, che per sopperire alla scarsità del cacao decisero di usare le pregiate nocciole del territorio.